Berdjaev personalismo esistenziale

´  Mentre l’oggettivazione annulla il singolo in favore dell’universale e del generale, lo spirito ristabilisce ed afferma il valore dell’individuo nei confronti di ciò che è immobile, inerte, materiale, determinato, oggettivo. L’anima dell’uomo ha più valore di tutti i regni del mondo: il destino dell’individuo viene prima di qualunque altra cosa.

´   Secondo Berdjaev la personalità umana rappresenta qualcosa di più che il nostro modo di essere nel mondo: essa è l’inestimabile ed irripetibile valore dell’individuo. Il segreto dell’esistenza della personalità sta nella sua assoluta non-rimpiazzabilità, nella sua unicità, nella sua incomparabilità. La personalità, invece, è qualcosa di unico al mondo, non c’è niente cui si possa paragonare, niente che possa essere messo al suo stesso livello. Sebbene la personalità individuale sembri essere inferiore alla società, al mondo e all’universo, essa in realtà li contiene, li ha al suo interno, ed è un valore molto più grande. La personalità non è parte dell’universo, ma è l’universo che è una parte della personalità: esso è una sua qualità. Tale è il paradosso del personalismo. La personalità contiene in sé l’universo, ma questa inclusione ha luogo non nella sfera del mondo oggettivo, bensì in quella del mondo soggettivo, cioè nella dimensione esistenziale. Essa è il centro dell’esistenza, è capacità di soffrire e gioire. Nient’altro al mondo - nazione, Stato, società, istituzione sociale, Chiesa - ha questa capacità. L’esaltazione del valore della persona nei confronti della collettività non implica però l’affermazione di un individualismo radicale né la necessità di un’opposizione alla comunità. L’affermazione del supremo valore della personalità non ha solamente a che fare con la salvezza personale, ma piuttosto con l’espressione della suprema vocazione creativa della persona nel mondo in cui vive.  

´  La personalità è di per se stessa relazionale: essa presuppone una comunità e una comunione con gli altri uomini. La profonda contraddizione e la difficoltà della vita umana è dovuta proprio a questa dimensione relazionale della personalità. 

Tale concezione berdjaeviana esclude sia il collettivismo giacobino di matrice illuminista, ovvero rousseauiana e marxista e sia l'indivualismo liberale e illuminista, di derivazione anglosassone. In effetti, il personalismo esistenziale di Berdjaev differisce da quello francese per il suo profondo legame con la tradizione russa e cristiano - ortodossa. Inoltre, proprio questo legame con lo spirito della Russia consente a Berdjaev di declinare filosoficamente, cristianizzandoli, quegli elementi tipici della cultura russa che si aprono all'orizzonte dello spirito.

Ma Berdjaev è anche un acuto pensatore la cui critica del comunismo e della rivoluzione di ottobre sono visti e vissuti dall'interno, da russo prima e da esule, in terra francese, poi. Le sue pagine dedicate all'analisi della rivoluzione russa sono contenute nel suo brillante e profetico saggio, scritto a Berlino negli anni '20 del Novecento, Nuovo Medioevo.