Ektos

 

Come s'increspa la schiuma del mare

quando già secco il vento di grecale

dalla terra dei padri a noi pare

portare, nel rimestio del sale,

l'ombra di un verso o di nenia l'eco,

punta di lancia che a nulla più vale,

perché nel guizzo rapido del geco

che s'acquatta noi leggiamo soltanto

l'ultimo freddo sussulto del greco,

lo scricchiolare di foglia accanto

al passar del tempo, come di sasso

che cade, come di bestia un ranto.

Ma ogni cosa tace, come masso,

persino 'l vento pare fermato,

rimugina attonito nel passo

che ti separa dal cupo fossato

quando ormai perso tra i tratturi,

indugi nel sole che pieg’ a lato.

E scorre come protetto dai muri

un rivo quasi di sangue in vena

che canta nei reconditi più scuri

della notte, ora che nella pena

s'addormenta la goccia di rugiada

e ‘l fiore si chiude come una catena.