Le critiche di Pavel Florenskij a Kant
Pavel Florenskij così definisce il sistema kantiano: «non esiste sistema più evasivo ed ambiguo, più ipocrita… più maligno… della filosofia di Kant».[i] Perché il filosofo russo dice così? Eppure conosce benissimo la filosofia kantiana. Dice , infatti il Nostro: «Ogni sua tesi, ogni suo termine, ogni sua linea di pensiero NON è Né «Sì» Né «no»[ii] (insomma – diremmo noi – non è né caldo né freddo, citando l’Apocalisse).
Ecco in sintesi i punti critici della filosofia kantiana, individuati dal pensatore russo:
1) Filosofia dell’ambiguo
2) Contraddizioni ed ombre
3) Nei suoi eventi fenomeno non c’è nessun evento
4) Concetto di esperienza
5) Metafisica del trascendentale (ribaltato nel suo significato originario)
6) Le sue intuizioni pure (spazio/tempo) che, in quanto pure non possono essere osservate ma postulate
7) La loro infinità-finita
8) Gli elementi apriori della ragione che si comprendono solo a posteriori
9) La sua libertà che è incatenata ad una ferrea necessità
«La coscienza non è l'origine di imperativi etici, ma l'organo della percezione etica. Coloro che dichiarano con orgoglio di obbedire alla propria coscienza si collocano agli antipodi di quelli che dicono umilmente che è la coscienza a obbedire»[iii]
Tutta questa ambiguità si esplicita nel concetto di Autonomia della ragione= legge a se stessa della ragione universale. La realtà AUTENTICA è una sola: il Logos Incarnato, è il culto, fa presente il Nostro.
Kant protestante fino alle midolla non conosceva il culto nel suo senso proprio: «tra i protestanti, fedeli come sono ai loro intenti, non c’è culto ma solo chiacchiere, non c’è l’uscita metafisica dalla loro autoreferenzialità verso altre realtà ultraterrene, ma solo il solleticare ed eccitare la propria soggettività, in poche parole c’è solo immanenza»[iv]
Per Kant l’unica realtà fatta significato era se stesso e il porre se stesso come centro indiscusso dell’universo – ESSENZA DELLO SPIRITO EUROPEO OCCIDENTALE DEI NOSTRI GIORNI – escludeva a priori dal suo pensiero la possibilità di realtà che definivano il pensiero al di fuori di lui, lo rendeva ostile a ogni culto e lo portava apriori a formulare un sistema per il quale il culto era impossibile»[v]
Ci riuscì attraverso una divisione di principio, una divisione definitiva di significato e realtà, di spirito e carne, di verità e forze dei due regni: quello delle verità soggettive e quello delle cose oggettive da lui poste fuori della verità. Altrove, in un altro articolo, qui pubblicato e dedicato alle critiche di Gilson a Kant, abbiamo evidenziato esattamente questo punto. Qui lo schema proposto da Florenskij, in cui si evidenziano in punti di frizione tra il pensiero di Kant quello del divino Platone.
Eventi fenomeno | In cui non c’è nessun evento |
Noumeni accessibili all’intelletto | Non accessibili all’intelletto e a nient’altro |
Le sue cose in sé | Non sono né cose né in sé, ma sono solo concetti e concetti falsi, estremi per analizzare il sensibile |
Le sue intuizioni pure: spazio e tempo | Che, perché pure, non sposso essere osservate |
I suoi elementi a priori della ragione |
Che si comprendono solo a posteriori |
La sua libertà | Che è incatenata alla necessità |
Presentiamo, in aggiunta e a conferma di quanto dice Pavel Florenskij, qualora ve ne fosse bisogno, il confronto tra il concetto di trascendentale in S. Tommaso e in Kant.
trascendetali | |
S. Tommaso | Kant |
a) Predicati dell’ente | a) Funzioni del soggetto puro, la Ragione universale |
b) Unum verum et bonum | b) Intuizioni: spazio e tempo, Intelletto: categorie |
c) Conoscenza: adequatio intellectus ad rem | c) conoscenza: adeguarsi delle nude informazioni del modo esterno alle qualità oggettive del soggetto trascendentale |
Egli tenta di superare l’ambiguità fondando tutto sull’autonomia. Come ebbe a dire Kuno Fisher: «tanto nella filosofia quanto nella vita il monotono girare in tondo della sua vita non poteva avere che se stesso come centro».[vi] L’enfasi dell’autodeterminazione (autonomia etica e teoretica) è ovviamente rivolta contro la realtà (trascendentali tommasiane) contro ciò che costringe a definirsi. Ma la realtà autentica è una sola il significato fatto realtà o la realtà significata, è il Logos incarnato, è il culto. Secondo Florenskij il culto è il centro della filosofia, e la filosofia di Kant è un anti-culto che si oppone al culto, dunque è sempre una forma di culto.
«Kant, protestante fino alle midolla» dice Florenskij, «non conosceva il culto nel suo senso proprio – in quanto il protestantesimo nega il culto – mondo in cui «non c’è altro che immanentismo».[vii] Per Kant – dice il Nostro – l’unica realtà dotata di senso era il se stesso. È il porre se stesso come centro dell’universo (rivoluzione copernicana operata da Kant in filosofia) esclude che la realtà abbia un senso in sé al di fuori dell’intelletto, vero demiurgo moderno. Questo processo antropocentrico, secondo Florenskij, porta Kant a negare ogni possibilità di culto. Tutto, perciò, si regge su una sottile distinzione kantiana.
Interessante è anche lo schema, che qui riproponiamo, del confronto tra Platone e Kant proposto da Florenskij, riguardo ai concetti fondamentali della Metafisica.
Schema di Pavel Florenskij: «Confronto Platone – Kant»
5) l’esistenza stessa del mondo sensibile non è incomprensibile, poiché esso è privo di significato (mutevole, né unitario né molteplice, etc) e poiché ad esso assegniamo solo il predicato della conoscenza sensibile. | 5) l’esistenza stessa della cosa in sé è incomprensibile, poiché è priva di significato (né una né molteplice) e poiché ad essa non sono assegnabili i predicati della conoscenza sensibile |
6) Senza la materia non entri nel sistema di Platone e con la materia non ne esci | 6) Senza la cosa in sé non entri nel sistema kantiano e con la cosa in sé non ne esci |
7)Tuttavia la materia in qualche modo esiste e veniamo a conoscenza della sua esistenza attraverso un qualche ragionamento arbitrario - λογισμῷ. Essa è fonte di errore e di semi-conoscenza, ovvero di conoscenza empirica | 7) Tuttavia la cosa in sé in qualche modo esiste ed è incomprensibile come ne veniamo a conoscenza. Essa è fonte di errore e di semi-conoscenza, ovvero di conoscenza metafisica. |
8) La materia è incomprensibile, mentre le idee sono completamente comprensibili: esse sono essenze dell’intelletto, penetrabili dalla ragione. | 8) La cosa in sé è incomprensibile, mentre i fenomeni sono assolutamente comprensibili: sono penetrabili razionalmente. |
9)La conoscenza sensibile (materia) è il mezzo per l’ascesa dell’intelletto alla sfera delle idee, cioè per quella vita, per un’esperienza altra. | 9) La conoscenza delle idee (cioè la conoscenza della cosa in sé) è elemento regolativo dell’esperienza, cioè per questaesperienza, per questa vita. |
10)Le antinomie della conoscenza nascono perché l’intelletto dalle idee (dalle cose in sé) si volge ai fenomeni |
10) Le antinomie della conoscenza nascono perché l’intelletto dai fenomeni si volge alle idee (alla cosa in sé) |
11) Lo spazio e il tempo sono fonti di errore | 11) Lo spazio e il tempo sono condizioni della conoscenza |
12) Il distacco dal mondo sensibile porta alla vera conoscenza; la permanenza nel mondo sensibile porta all’errore. | 12) Il distacco dal mondo sensibile porta all’errore (Schein - apparenza); la permanenza nel mondo sensibile porta alla vera conoscenza. |
13) Alla base della conoscenza c’è la memoria del mondo trascendente (ἀνάμνεσις). | 13) Alla base della conoscenza c’è la memoria trascendentale |
15) Platone accentua le antinomie | 15) Kant le rende imprecise |
16) Il principio supremo è l’idea del bene, ens realissimum, la luce come pienezza della concretezza. | 16) Il principio supremo è l’idea del dovere, l’imperativo categorico, regulatio realissima, con l’esclusione di qualsiasi concretezza. |
[i] Pavel Florenskij, La filosofia del culto, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2016, 168.
[ii] Pavel Florenskij cit. 168.
[iii] Pavel Florenskij, cit. 169.
[iv] Pavel Florenskij, cit. 170.
[v] Pavel Florenskij, cit. 171.
[vi] Pavel Florenskij, cit. 170.
[vii] Cfr. Pavel Florenskij, cit. 171 – 172.